ImpresaCultura, viaggio nell’anima di 10 luoghi bergamaschi

Sono 10 le imprese sono 10 i luoghi e gli 10 artisti. Una rete collaborativa di valorizzazione territoriale del patrimonio artistico e culturale bergamasco guardando al grande appuntamento di Bergamo-Brescia capitali della cultura 2023. E’ il progetto ImpresaCultura, ideato da Peo Comunicazione culturale e d’impresa e l’Associazione Culturale Art Maiora, con il patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia, presentato oggi a Palazzo Pirelli.

Si tratta, ha spiegato Claudia Sartirani, produttore di Peo comunicazione culturale e d’impresa, “di un progetto ‘tondo’, perché ha visto insieme artisti, imprese, associazioni, istituzioni. Un’idea – ha raccontato – che nasce nel 2020, un anno difficile e di dolore per tutti, in particolare per il mondo della cultura che era stato messo in ginocchio. Volevamo fare qualcosa che valorizzasse i luoghi, che non si sapeva ancora quando avremmo potuto tornare a vivere come eravamo abituati a fare. Ne è nato un percorso affascinante, che oggi è a disposizione di tutti, cittadini e turisti, quale stimolo per andare a fare dal vivo una propria esperienza personale di conoscenza di queste bellezze”.

Parliamo dunque di 10 filmati, tutti di 3-4 minuti, che unendo diverse forme espressive, racconteranno altrettante realtà, più o meno note, del territorio bergamasco insieme a diverse forme artistiche: ballo, musica, incisione, pittura. I video saranno presentati in anteprima il 15 giugno alle ore 21.00 presso lo spazio eventi Daste Spalenga a Bergamo alla presenza di tutti i partner, imprese, enti e artisti coinvolti in una serata dedicata e aperta al pubblico. I film saranno poi disponibili a partire dal 16 giugno sul sito web www.impresacultura.eu e sui canali social con la collaborazione dei Portali turistici di Bergamo _ Viti Bergamo, Visit Brembo e Promo Isola.

“La forza di questo progetto – ha osservato Giovanni Malanchini, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale – viene tutta dal nostro territorio. E’ un esempio virtuoso di sussidiarietà, dove la Regione e le altre istituzioni accompagnano e sostengono un’iniziativa dei privati a vantaggio della collettività. Sono sempre più numerose – ha osservato il Consigliere – le iniziative culturali che prendono vita in Provincia di Bergamo. Questo è un segnale molto importante, anche e soprattutto in vista del grande appuntamento del 2023 con Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura. Palazzo Pirelli – ha aggiunto – ancora una volta si conferma come la ‘casa’ di tutti i lombardi, capace anche di mettere in vetrina le eccellenze dei nostri territori”.

Un concetto ripreso anche da Sergio Gandi, Vice Sindaco del Comune di Bergamo, che ha lodato “la grande collaborazione fra istituzioni e fra amministrazioni anche di segno politico diverso”, per raggiungere obiettivi importanti. Come appunto questo progetto, dal quale emerge, ha detto, “idee, lavoro e passione di un intero territorio”.

Valori che si ritrovano negli audiovisivi prodotti, ha confermato la regista Teresa Sala“Nel nostro lavoro – ha illustrato – abbiamo cercato di cogliere l’anima dei luoghi, scegliendo anche degli artisti che ci aiutassero ad instaurare un dialogo con questi posti per coglierne ancora meglio l’essenza”.

Impresa e cultura, a Bergamo, ha concluso Mons. Giulio Dellavite, Segretario generale della Curia di Bergamo e autore dei testi, “sono concetti intimamente uniti. Se il lavoro ti entra dentro, diventi imprenditore. Quando abbiamo pensato ai luoghi e ai testi, abbiamo fatto riferimento proprio al genius loci, all’anima di questo territorio”. Nel suo racconto, anche un aneddoto personale. “Sono nato a Romano di Lombardia, da bambino passeggiando vicino a un campo di grano un contadino mi ha fatto notare che le spighe più alte, quelle più belle, quelle che tutti guardano, non sono le migliori perché sono vuote. Quelle piene, quelle più pesanti, sono quelle piegate che non si vedono. Questa – ha affermato – è la particolarità dei luoghi che abbiamo scelto: non si vedono immediatamente, ma sono pieni di senso e significato. Posti non comuni, non appariscenti, che però ti fanno ‘entrare dentro’, ti regalano questa ‘impresa’, ti offrono una realtà ‘piena’, grazie alla cultura del lavoro, del dettaglio, della qualità che li contraddistingue”. 

I luoghi e gli artisti – La Basilica di Santa Giulia a Bonate Sotto. Costruita nel XI secolo si erge da più di mille anni nell’incantevole borgo medievale di Lesina. Rasa al suolo per punizione politica passò dall’essere il fulcro della comunità religiosa e della società civile, a luogo marginale e abbandonato, fino a diventare area cimiteriale nell’800. Con coreografia della Scuola di Danza e Centro Studi Danzarea.

Biblioteca Angelo Mai a Bergamo Alta. Dedicata dal 1954 all’illustre cardinale e teologo Angelo Mai, la nascita dell’edificio è legata al cardinale bergamasco Alessandro Furietti che, alla sua morte, regala alla città la sua inestimabile miniera di cultura. Numerose donazioni di letterati ed eruditi hanno contribuito ad arricchire la raccolta di documenti sin dalla sua costruzione fino ad oggi. Con la realizzazione di un’incisione a cura di Cinzia Benigni artista e docente di grafica d’arte e tecniche dell’incisione, stampatrice, docente di Tecniche Grafiche Speciali presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.

Cappella Suardi a Trescore Balneario. Alle pendici delle colline bergamasche, fu dedicata a Santa Barbara e Santa Brigida dai cugini Suardi, che costruirono l’edificio come oratorio provato e affrescato nel 1524 da Lorenzo Lotto. Con la creazione di un’illustrazione a cura di Alessandro Adelio Rossi, Illustratore.

Cappella Vescovile di Sant’Egidio in Fontanella a Sotto il Monte. Originaria del XI secolo e chiesa parrocchiale fino al 1998, è sede dell’omonima rettoria vescovile, appartenente alla diocesi di Bergamo. Negli anni 1964-1992 ha abitato qui David Maria Turoldo, famoso poeta e teologo friulano, che qui è sepolto nel piccolo cimitero. Con performance teatrale di Chiara Magri, attrice, autrice e direttrice di Teatro del Vento.

Castello di Lurano. Dal XV secolo dimora della famiglia Secco e dal 1517 residenza principale della famiglia Secco Suardo fino ai giorni nostri. Il borgo fortificato attualmente ospita la sede dell’Associazione Giovanni Secco Suardo che contempla la biblioteca, il centro studi e la banca dati dell’Archivio Storico Nazionale dei Restauratori Italiani. Con reportage fotografico ed esposizione a cura di Laura Pietra, fotografa.

Castello di Malpaga a Cavernago. Acquistato nel 1456 dal condottiero e Capitano Generale della Repubblica di Venezia Bartolomeo Colleoni, il castello di Malpaga divenne la sua dimora e centro del suo dominio. Fortezza, campo di alloggiamento per i suoi soldati e corte principesca adibita a residenza, testimonianza di un successo socio-militare, oltre che centro politico nello scenario geopolitico italiano dell’epoca. Con performance teatrale e musicale della Compagnia Piccolo Canto.

Chiesa di Papa Giovanni XXIII di Mario Botta a Seriate. Il progetto della chiesa dedicata a Papa Giovanni XXIII è stato affidato all’architetto Mario Botta in occasione del Giubileo del 2000. La struttura si sviluppa in quattro grandi vele che rimandano alla simbologia delle stagioni. Al centro di una struttura dalle forme rigorose si apre l’abside, con il Cristo incavato nella parete, che appare come una coppa da cui abbeverarsi. Con esibizione canora a cura della Schola Gregoriana presso la Cattedrale di Bergamo.

Cornello dei Tasso a Camerata Cornello. Borgo di origine medievale situato lì dove passava la Via Mercatorum, lungo la quale si snodavano i commerci dal nord Europa fino a Venezia, la famiglia Tasso inventò nel 1460 un servizio di consegna con le Poste Pontificie e, nel 1516, con le poste imperiali. Con coreografia a cura di EtudeDanza.

Mulino Gervasoni, Baresi a Roncobello. Situato nelle Prealpi orobiche, in Val Brembana, risale al 1672. Adibito a forno, a casera e anche a bottega per un fabbro. Il fabbricato rurale in pietra conserva tuttora un torchio per la spremitura delle noci, un mulino per le farine e alcune testimonianze di un antico forno per il pane. Con performance musicale di Michela Podera, flautista.

Sagrestie della Basilica di San Martino ad Alzano Lombardo. Progettate dall’architetto Gerolamo Quadrio e inserite nel corpo strutturale della basilica di San Martino, chiesa parrocchiale del paese, raccolgono sculture, intarsi, stucchi ed affreschi risalenti al XVII secolo. La cura del dettaglio, attenta e scrupolosa, dei maestri bergamaschi Fantoni e Caniana, donano alle sale una personalità opulenta. Con performance musicale a cura di Estudiantina Ensamble Bergamo.

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